PROUD TO BE, IL PROGETTO CHE GUIDA LA TRASFORMAZIONE DELLE SCUOLE PROFESSIONALI IN LICEI DELLA BELLEZZA

Da tempo promuovo iniziative culturali mirate a sostenere il settore del Beauty Made in Italy e i giovani, perché credo nel valore della professionalità italiana e ritengo che il talento debba essere coltivato e premiato fin dalla tenera età.

Da oltre 60 anni la mia famiglia opera in questo campo e ho potuto toccare con mano la dicotomia a cui il mondo della Bellezza è sottoposti. Se infatti da un lato esso rappresenta una spina dorsale del nostro paese, nonchè il settore economicamente in maggior crescita da oltre 100 anni ed un’icona del Made in Italy in tutto il mondo, dall’altro viene percepito come il “deposito degli scarti della formazione giovanile”. Una visione distorta della realtà che si riflette inesorabilmente sul futuro dei giovani che scelgono la professione di operatore della Bellezza e del Benessere. Sentendosi etichettati come meno talentuosi, non riescono infatti a cogliere le reali opportunità di crescita personale, professionale e di prosperità che il settore offre.

Questo approccio negativo, alienante e distruttivo nei confronti dell’autostima dei giovani ha fatto nascere in me la necessità di creare un progetto di fierezza e consapevolezza che ho chiamato PROUD TO BE, fortemente sostenuto dalla mia Onlus BEAUTY FORCE. L’obiettivo che mi sono proposto è rovesciare gli attuali paradigmi che bloccano l’evoluzione delle professioni del Benessere. Desidero con tutte le mie forze che si recuperi il valore sociale, economico ed etico del settore della Bellezza e credo nella necessità di instaurare una comunicazione integrata tra il mondo accademico, istituzionale e quello della formazione professionale a tutti i livelli. Docenti, dirigenti, allievi, professionisti, aziende, istituzioni devono essere coinvolti nella creazione di una Nuova Avanguardia Professionale.

La missione del progetto è di tipo Psico-Socio-Pedagogica e si fonda sui valori legati al rafforzamento dell’identità professionale. E questo perché non solo la Bellezza è una dimensione fondamentale della vita umana, ma anche perché sono proprio questi ragazzi in formazione che, un domani, dovranno prendersi cura della Bellezza dell’altro. A loro chiederemo consigli per migliorare il nostro benessere, a loro ci affideremo nella scelta dei prodotti che meglio si sposano con le nostre necessità.

Proprio per questo è necessaria una svolta negli strumenti educativi tecnico-scientifici, attraverso un approfondimento umanistico di ogni aspetto correlato. La Pedagogia Umanistica deve iniziare a penetrare nelle nostre realtà educative ponendo l’essere umano al centro dell’attenzione per restituirgli la dovuta dignità come essere unico in relazione all’altro ed in relazione all’affidamento dell’altro.

Solo in Italia ci sono oltre 400 CFP Centri di Formazione Professionali in DDIF – Diritto Dovere all’’Istruzione e Formazione – ossia in obbligo scolastico, accreditati nel settore del Benessere, che accolgono circa 40 mila ragazzi in formazione. Sono ragazzi con cui ho avuto il privilegio di lavorare all’interno di progetti di tirocinio: giovani talentuosi, sensibili ma incompresi e mal giudicati dalle famiglie, dalle istituzioni e dalla società.

Lo scoraggiamento generale che ne consegue si esplicita in una disconferma ripetuta, in frustrazioni negative che inducono all’atrofia del sentimento sociale: ciò non favorisce la maturazione della personalità, anzi impedisce di superare il suo stato di inferiorità indotta.

Con il progetto PROUD TO BE voglio incoraggiare questi giovani pieni di talento, purtroppo sottovalutati e mal indirizzati, a realizzarsi sul piano personale e professionale, facendogli percepire positivamente la scuola e sé stessi, motivandoli ad esercitare un controllo attivo sull’andamento del proprio percorso formativo, così da sostenere la costruzione della propria identità professionale.

Sogno da tempo la nascita di un Liceo della Bellezza in grado di trasferire non solo competenze tecniche ma anche umanistiche, attraverso una didattica che converga il Sapere, il Saper Essere, il Saper Fare, restituendo dignità agli studenti che accedono alla formazione professionale e che possa dare accesso anche all’alta formazione universitaria.

Mi sto già muovendo in questa direzione.

Mercoledì 31 marzo ho incontrato in zoom meeting i dirigenti di 80 CFP italiani che hanno aderito al progetto PROUD TO BE. L’appuntamento fa parte di una serie di meeting mensili durante i quali ci confrontiamo e analizziamo gli step di avanzamento del progetto. Nel mese di marzo appena concluso le iniziative realizzate sono state davvero tante, a cominciare dal coinvolgimento degli orientatori delle scuole medie attraverso l’invio di una lettera che accompagnava il mio libro La Cosmetica Umanistica, dove è racchiuso tutto il mio pensiero sullo sviluppo umanistico del mondo cosmetico. Ma non solo, parlare di formazione significa toccare tutti gli ambiti che interessano la vita di dirigenti, insegnanti e studenti all’interno della scuola. A tale proposito ho iniziato presso l’Accademia BBA di Paderno Dugnano (MI), prima scuola modello del progetto, a fissare tutti i giovedì degli incontri con i dirigenti, gli allievi e con il corpo docente per favorire l’allineamento tra richieste di mercato e formazione. Ho incontrato il sindaco di Paderno Dugnano ed ho inviato una lettera agli assessori del Comune per proporre delle iniziative di coinvolgimento della collettività e delle istituzioni a vari livelli.  I progetti che hanno finalmente preso forma in questo periodo riguardano anche gli ambienti e gli strumenti di lavoro. Abbiamo condiviso gli studi sugli spazi epigenetici perché è importante muoversi in un luogo a misura d’uomo, che favorisca il Benessere, la Creatività e la Salute sia nella scuola, sia nel lavoro.

L’idea è quella di realizzare, con l’aiuto dell’Architetto Bigogno, una struttura scolastica epigenetica a 360° intervenendo sulle aule, i laboratori, l’impresa formativa e gli ingressi. Abbiamo iniziato la progettazione del dress code epigenetico attraverso delle particolari divise disegnate con materiali e colori organici e realizzato dei calzari ergonomici con il dott. Pacini, Ergonomo Posturale, che garantiscono il comfort degli operatori della bellezza prevenendo i disturbi a carico del sistema muscolo scheletrico legati alla cattiva postura.

Tra gli strumenti didattici innovativi abbiamo presentato il libro realizzato con il Prof. Alex Gezzi, dermatologo e docente universitario, che racconta la Dermatica, l’anatomia e la fisiologia cutanea attraverso un armonico equilibrio informativo ed artistico di disegni, esplicati da frammenti significativi di testo. Una vera opera d’arte, in grado di far apprendere facilmente concetti complessi ma fondamentali come la struttura della pelle.

A tale proposito su suggerimento del Prof. Borellini abbiamo anche introdotto il plastico di una sezione della pelle come strumento didattico.

Abbiamo inserito il test “Farnsworth-Munsell delle Cento tinte” che serve a valutare la predisposizione individuale al discernimento fine dei colori per valutare la percezione del colore di ogni studente e le eventuali alterazioni come il daltonismo.

Abbiamo posizionato la Tecnologia UNIMIX all’interno dei laboratori e dell’impresa formativa.

Abbiamo creato un canale Youtube: PBC Professional Beauty Channel per dar voce alla scienza che è alla base della cosmetica, un contenitore in grado di raccogliere tutte le conoscenze legate all’universo della Bellezza e di riunire le prospettive della visione umanistica con quelle delle discipline scientifiche. Una vera libreria di video professionali dove scienziati, ricercatori e professori universitari raccontano in diversi formati approfondimenti sulle materie di propria competenza. Tra i protagonisti dei tanti video spiccano nomi prestigiosi come quello del Professor Borellini, Gezzi, Pacini, Bigogno, Sangineto,

Sono certo che queste iniziative porteranno dei cambiamenti nell’ambito scolastico e di relazione con la collettività e le istituzioni. La scuola deve accompagnare gli studenti a mettersi in contatto con il proprio mondo interiore, promuovendo e realizzando in loro autostima e autoefficacia che variano in relazione agli esiti scolastici, alla visibilità in classe, al riconoscimento del proprio valore e del modo di esserne parte. Questo è possibile ristrutturando il sistema scolastico ed equipaggiandolo di nuovi strumenti efficienti ed efficaci.

La strada è lunga ma il sogno ha già cominciato a concretizzarsi. Io ci credo fermamente.