L’impronta umana sul Pianeta in termini di inquinamento e malattie da esso derivanti è enorme: un esempio per tutti è il Pacific Trash Vortex, noto anche come grande chiazza di immondizia del Pacifico o semplicemente isola di plastica, un enorme accumulo di spazzatura galleggiante grande 3 volte la dimensione della Francia.
Tendenzialmente siamo portati ad interessarci ad eventi o situazioni contraddistinti da un aspetto sensazionale fuori dal comune. Questo accade perché la nostra memoria visiva è molto potente e la vista è il senso che più ci condiziona e orienta. È il caso dell’isola di plastica che galleggia in mezzo all’Oceano Pacifico, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo diventando fenomeno virale. Non ci accorgiamo però di fattori altrettanto dannosi che esistono attorno a noi, nelle nostre città e nelle nostre case e che sono veri e propri inquinanti, ma che non vediamo e quindi dimentichiamo di interessarcene.
Sono i cosiddetti Nemici Invisibili, potentissimi killers, che creano danni nel nostro organismo con crescite esponenziali. Inquinamento atmosferico, radiazioni wireless, inquinamento magnetico ed emissioni di luce blu sono solo alcuni di questi “agenti” ai quali siamo continuamente esposti senza accorgercene.
Nella metropoli di Città del Messico ed esempio – una delle più inquinate al mondo – oggi, per la prima volta nella storia, sono stati diagnosticati molti casi di demenza giovanile, ed è stato provato scientificamente che la causa è l’inalazione di particolato. (Lilian Calderon-Garciduenas et al.)
Lo studio sui danni generati da luce blu ha creato particolare interesse nel mondo cosmetico poiché ritenuta causa dell’invecchiamento precoce della pelle. La “luce blu” HEV < High Energy Visible è la luce artificiale emessa dagli apparecchi tecnologici, dai LED, dagli schermi digitali, dal pc, dal televisore. Considerando il nostro stile di vita iper-connesso è ormai certificato che questa sovraesposizione è causa di stress ossidativo a carico delle strutture cellulari sia della pelle che degli occhi. Da qui la necessità di utilizzare cosmetici in grado di schermare la luce blu anche di notte!
La recente ricerca scientifica ha dimostrato che esiste luce anche al buio.
I ricercatori dell’Università di Cambridge coordinati dal Fisico Mete Atature utilizzando radiazioni elettromagnetiche sono riusciti a “spremere” < squeezed light una singola particella di luce – fotone – dimostrando che in assenza di luce continuano ad esserci fluttuazioni elettromagnetiche e quindi anche nel buio più totale ci sarà sempre la presenza di fotoni.
Racconto questo fatto perché istintivamente ci proteggiamo durante l’esposizione al sole, mentre non ci schermiamo con fattori di protezione in assenza di visibili radiazioni solari e non. Quando per esempio è nuvoloso oppure siamo in ufficio, davanti ad un computer, al tablet dovremmo sempre applicare una protezione.
Tutte le radiazioni – quale ne sia l’origine – sono aggressori stressogeni per l’epidermide e acceleratori dell’invecchiamento. La continua esposizione a stimoli luminosi artificiali anche durante la notte è causa dell’alterazione dei cicli sonno-veglia con significative conseguenze
negative sul sistema psico-fisico. La luce è un fattore di invecchiamento come l’aria che respiriamo: più l’aria è inquinata, più siamo sottoposti a degenerazione cellulare.
Un altro fattore di invecchiamento è rappresentato dall’acqua no friendly, inquinata da sostanze tossiche che creano ricadute sulla salute e sul benessere delle persone. È ormai evidente che l’acqua non è sempre una risorsa amica.
L’acqua è il principale ingrediente di un cosmetico, rappresentandone almeno il 75%. La cosa incredibile è che quasi nessuno ne parla, nonostante rappresenti il costituente fondamentale. L’acqua è in grado di determinare la qualità del cosmetico! Da anni nel nostro ciclo produttivo utilizziamo un sistema di filtrazione molteplice che ci permette di ottenere un’acqua purissima seguendo lo standard della produzione farmaceutica. Il nostro Laboratorio di Ricerca e Innovazione ha attivato una ricerca scientifica sull’uso di acqua attivata con particolari sistemi di vibrazioni, suoni e colori al fine di rendere questo costituente più funzionale.
Luce, aria e acqua sono i “luoghi” dove agiscono i nemici invisibili: agenti stressogeni che hanno un impatto immediato, altamente infiammatorio – ben più potenti delle bottiglie di plastica accumulate nel Pacific Trash Vortex! Perché sono quelli che ci circondano in ogni momento! Purtroppo la plastica è più efficace a livello mediatico perché l’isola nell’oceano si vede eccome! – Ma è molto più inquinante ciò che possiamo vedere.
Dobbiamo agire subito non solo per prevenire bensì per proteggere, perché l’aggressione è già avvenuta. L’enorme diffusione di allergie, di tumori alle vie aeree e alla pelle e persino di degenerazioni cognitive anche in giovane età non sono un caso.
La mia grande speranza attraverso la nuova visione della Cosmetica Umanistica è quella di riuscire a vedere l’uomo riconciliarsi con la natura e con ciò che lo circonda per arrivare a un sano benessere fisico, psichico, spirituale e sociale in tutti gli ambiti della vita quotidiana.