In Italia abbiamo la popolazione più anziana d’Europa e siamo il Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone con 14 milioni di anziani. Di questa folta comunità, 300mila sono ospitati in diverse strutture da nord a sud. 4629 sono proprio le RSA, cliniche non ospedaliere ma ad impronta sanitaria introdotte in Italia negli anni novanta.
Le RSA – Residenze Sanitarie Assistenziali – accolgono per un periodo, e in alcuni casi a tempo indeterminato, persone non più autosufficienti ma che non necessitano di cure mediche specialistiche o di un’assistenza sanitaria articolata.
Questi dati – già di per sé problematici – sono divenuti fatti di cronaca a causa dell’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus, che ha visto decimata la generazione dei nostri anziani, orgoglio del Paese ed esempio di longevità in tutto il mondo. Purtroppo a causa di questo killer invisibile che colpisce maggiormente la fascia degli anziani più fragili – e complici i molti errori commessi nella gestione dell’emergenza -, ci siamo trovati a dover affrontare una strage che ha assunto una dimensione pubblica enorme e che ha causato in tutti noi un’incredibile lacerazione dell’anima.
Gli anziani sono le fondamenta sulle quali abbiamo costruito la nostra vita, ci rendono consapevoli di un passato che non abbiamo vissuto, e mai come in questo momento sono divenuti il monito della fragilità nella dimensione umana. In questo tempo dell’effimero e dell’oblio ci hanno mostrato il valore degli affetti, dei ricordi e del compianto.
Personalmente ho sempre avuto una particolare attenzione e dedizione per gli anziani. Ritengo siano una risorsa importante per i giovani perché in grado di trasmettere antichi saperi, valori vissuti che rischiano di andare perduti, tradizioni comunitarie, forme diverse di coscienza dello spazio e di percezione del tempo.
Attraverso la donazione della Biblioteca della Saggezza abbiamo cercato di portare la lettura proprio all’interno di queste strutture per favorire i momenti conviviali con i parenti, gli amici e tra gli ospiti stessi. Allo stesso modo il progetto Beauty Giver – che coinvolge le scuole e i futuri operatori di Bellezza – ha avuto come obiettivo quello di dedicare una particolare attenzione all’aspetto sociale della Bellezza come diritto dell’anziano fragile. In tal senso abbiamo incentivato le attività dei Laboratori di Estetica nelle RSA da parte delle Scuole Professionali per operatori del Benessere.
Non esiste un limite di età nel prendersi cura del proprio corpo, il limite alla Bellezza lo poniamo noi culturalmente! Rivolti a questa riflessione abbiamo creato un percorso formativo per formare i Beauty Giver, figure professionali in grado di occuparsi delle cure estetiche dell’anziano fragile.
Uno dei punti principali su cui si articolano le varie attività formative è favorire una comunicazione autentica attraverso gesti che favoriscono l’empatia e la fiducia tra professionista e cliente.
Il tocco della mano esperta di un operatore del Benessere nell’applicare una crema sulle mani, sul viso o per abbellire il volto favorisce infatti il rilassamento e l’abbandono alla figura rassicurante del professionista. Inoltre, attraverso il tocco confortevole, affettivo ed empatico avviene il passaggio di calore e di energia: sono gesti che richiamano esperienze vissute nell’infanzia e che fanno parte della memoria ancestrale che raramente viene dimenticata. L’applicazione di un prodotto può riattivare proprio quel livello mnestico che è presente in ognuno di noi.
Nasce da qui la necessità di volgersi alla produzione di cosmetici specifici per gli anziani, sia per rispondere ai loro bisogni e ai loro desideri, sia per far vivere loro esperienze di Bellezza che ne favoriscano il livello di Benessere.
Con-tatto è la parola chiave che ci permette di aprire una comunicazione e un legame con gli anziani non più autosufficienti e con demenza. Si chiama proprio Terapia del con-tatto.
Il con-tatto è una forma di comunicazione vera, che avviene con un tocco confortevole, affettivo ed empatico. Assume un ruolo significativo nell’attivazione di cambiamenti nei sistemi neurale, endocrino, muscolare e cognitivo. Attraverso la relazione favorisce il rilassamento e il passaggio di calore ed energia autentica, e consente al caregiver di esser parte del percorso di cura del proprio caro. Attraverso l’uso di cosmetici è possibile rafforzare il valore ed il potere del tocco…
Purtroppo il distanziamento sociale ha reso ancor più delicate le relazioni all’interno delle RSA, rendendo gli anziani più isolati, inattivi e chiusi in un passato fatto solo di ricordi. Attraverso il progetto I FORZIERI DELLA SAGGEZZA, abbiamo cercato di far sentire l’affetto e la vicinanza di tutta la collettività, creando dei video di intrattenimento registrati direttamente da casa. Il supporto di amici, attori, attrici, musicisti, artisti e professionisti della Bellezza, è stato fondamentale. Ognuno di loro si è messo a disposizione per raccontare storie, leggere poesie, suonare e dare consigli di Bellezza, Benessere e Moda. Un esempio di solidarietà e umanità che di rado si crea così spontaneamente. Insieme abbiamo dimostrato che i nostri anziani non sono soli e che li prenderemo per mano così come loro hanno fatto con noi quando eravamo piccoli.
“Noi siamo Enea che prende sulle spalle Anchise, il suo vecchio e paralizzato padre, per portarlo in salvo dall’incendio di Troia.
Noi siamo Virgilio che quella storia l’ha regalata al mondo.
Noi siamo Gian Lorenzo Bernini che, ventiduenne, quel messaggio l’ha scolpito per l’eternità, nel marmo”